"Melantone incontra il papa", uno spettacolo teatrale su Lutero - Confronti
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“Melantone incontra il papa”, uno spettacolo teatrale su Lutero

by redazione

Lo spettacolo teatrale su Lutero: domani la prima ad Ascoli Piceno.

intervista a Michele Segreto (a cura di Claudio Paravati)

«In questa vita non saremo mai così puri da compiere un’opera buona senza compiervi insieme anche un peccato» (Martin Lutero)

Santo o diavolo? Devoto o peccatore? Eretico o saggio? A cinquecento anni dall’affissione delle tesi sul portale della cattedrale di Wittenberg (1517) la compagnia Il ServoMuto trasforma la vita del più grande riformatore religioso di sempre in uno spettacolo teatrale dal titolo Non un’opera buona, vincitore della quinta edizione dei Teatri del Sacro che debutterà in prima nazionale assoluta il 9 giugno alle 22.30 nell’ex Chiesa di S. Andrea ad Ascoli Piceno. Abbiamo intervistato Michele Segreto, autore della sceneggiatura teatrale.

image2“Non un’opera buona” è il titolo dello spettacolo, che riprende le parole dello stesso Lutero.

Nello spettacolo le facciamo dire a Filippo Melantone, braccio destro di Lutero, che lo aiutò anche a tradurre la Bibbia in tedesco. La questione delle opere e il loro valore salvifico ci sembrava interessante, perché emerge la fragilità umana delle opere stesse, e al contempo invece la bontà della fede, che è così il fondamento della salvezza. Questo passaggio del pensiero di Lutero ci ha provocato. In passato abbiamo lavorato sulla figura di Giobbe e su altre tematiche religiose. Quest’anno ci appassionava l’idea di affrontare la vita del riformatore di Wittenberg, in occasione dei 500 anni della Riforma protestante. Era il 1517 quanto affisse le sue 95 testi.

Che fonti avete usato?

I testi di Lutero: i “Discorsi politici”, “Discorsi a Tavola”, e il testo teatrale del drammaturgo inglese John Osborne. Ci siamo poi resi conto di voler fare un lavoro differente da quest’ultimo, e quindi la nostra drammaturgia è originale e abbiamo usato per lo più le fonti, tanto quelle di Lutero in quanto autore, quanto quelle che di lui raccontavano. Le protestanti, tendenti alla sua santificazione, e le cattoliche, che lo demonizzavano. Raccontiamo entrambi gli aspetti nello spettacolo.

Quali le vicende raccontate nello spettacolo?

È una ricostruzione della sua vita, che al di là del pensiero teologico mostra l’umanità di Lutero. Partiamo da una scena vera, che abbiamo riscritto e inventato nuovamente per il teatro: ipotizziamo che, alla morte di Lutero, Filippo Melantone abbia un incontro col papa. Melantone aveva una tendenza più diplomatica… tanto da essere accusato di avere idee troppo papiste.

Cosa si dicono i due?

Melantone chiede l’incontro per mettere fine alla guerra religiosa che dilania Germania ed Europa, e nasce così un dialogo sulla vita di Lutero. Si scontrano così le due visioni sul Riformatore, sinché le opposte narrazioni alla fine arrivano a una sintesi, in cui prevale l’umanità di Lutero. Proprio l’umanità di Lutero (con anche la sua fragilità, a tratti l’incoerenza, condizione umane entrambe) ha consegnato a noi tutti – attori, regista e drammaturgo – una complessità di vita che ci ha arricchito.

Domani la prima a teatro. Lo vedremo in giro per l’Italia?

Lo speriamo, ci stiamo lavorando.

9 giugno 2017 – ore 22:30

EX CHIESA S. ANDREA – Ascoli Piceno

Il ServoMuto Teatro

Non un’opera buona

progetto e regia Mario Scandale

con Emmanuele Aita, Luisa Borini, Gabriele Genovese, Roberto Marinelli

drammaturgia Michele Segreto

organizzazione Iride Albano

con il Patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica

IL FESTIVAL. Dal 4 all’11 giugno torna per la quinta edizione con 19 spettacoli gratuiti in prima nazionale assoluta e alcuni fra gli artisti più significativi della scena nazionale, I TEATRI DEL SACRO: la rassegna che ha ormai conquistato un posto di primo piano nel panorama teatrale italiano.

Tra le novità della quinta edizione spicca la scelta di organizzare il Festival ad Ascoli Piceno, una città che è un vero gioiello segreto di arte e cultura. Ma Ascoli Piceno è anche al centro di un territorio duramente colpito dai recenti terremoti nel centro Italia, e anche per questo I TEATRI DEL SACRO hanno scelto questa bellissima e poco conosciuta città: dopo i terribili momenti della morte e della distruzione, non si tratta infatti solo di ricostruire le cose materiali, ma anche i sentimenti e l’anima delle persone. In questo delicatissimo processo di rinascita e di speranza, il teatro può certamente rappresentare uno strumento formidabile di comunicazione e coesione sociale, inoltre il Festival vuole essere anche un’occasione per invitare a conoscere e sostenere, grazie a un turismo solidale e consapevole, un territorio ferito che necessita e merita un’attenzione particolare

Informazioni: www.iteatridelsacro.it

Ufficio stampa I TEATRI DEL SACRO Marina Saraceno marinasaraceno@gmail.com cell. 3493602434

Addetto stampa Davide Cioffrese davide.cioffrese01@universitadipavia.it cell. 3349549754.

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