E’ giunto alla XIX edizione “Semi di pace”, un consolidato progetto promosso dalla rivista Confronti grazie ai contributi Otto per mille della Chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi, per dare voce a israeliani e palestinesi impegnati nell’educazione alla pace e al dialogo. Il progetto si propone di tenere presente la complessità del conflitto israelo-palestinese, nel contesto di un Medio Oriente in crisi.
Una delegazione composta da operatrici che lavorano quotidianamente per il dialogo nelle diverse realtà in Israele e nei Territori palestinesi (si veda più avanti per i dettagli sui componenti), è venuta in Italia il 20 febbraio (e resterà fino al 25) per condividere con il pubblico le proprie esperienze nell’impegno a favore della pace nonché le molteplici analisi sul conflitto.
Dopo la presentazione del progetto alla Camera dei deputati, i membri della delegazione hanno cominciato un giro di incontri sia a Roma sia nel resto d’Italia (e anche in Svizzera). Di seguito riportiamo le informazioni per partecipare ad alcuni appuntamenti.
Mercoledì 22 febbraio, a Lugano, ore 20.15, dibattito pubblico presso la Sala multiuso di via Landriani 10. Incontro con Najwa S. I. Saadeh e Shulamit Tamara Rabinowitz dell’associazione Parents’ Circle – Families Forum, il pastore Giuseppe La Torre e Claudio Paravati, direttore di Confronti.
Giovedì 23 febbraio, a Firenze, Orna Akad (israeliana, Bethlehem Fair Trade Artisans) e Shatha Bannoura (palestinese, Sindyanna of Galilee) parteciperanno a un incontro promosso assieme alla Fondazione Circolo Fratelli Rosselli (via degli Alfani, 101), alle ore 21. Parteciperanno anche: Debora Spini (Fondazione Circolo Fratelli Rosselli) – Severino Saccardi (Direttore Rivista Testimonianze) – Prof. Alberto Tonini (Forum per i problemi della pace e della guerra) – Michele Lipori (rivista Confronti).
Venerdì 24 febbraio – Rondine Cittadella della Pace, la Onlus con sede nel borgo medievale di Rondine, vicino ad Arezzo (ore 15). Incontro con Orna Akad (israeliana, Bethlehem Fair Trade Artisans) e Shatha Bannoura (palestinese, Sindyanna of Galilee). Rondine Cittadella della Pace da vent’anni ospita lo Studentato internazionale in cui i ragazzi da Paesi in guerra tra loro imparano a conoscersi, a convivere ed a riconoscere la persona nel proprio nemico.
Sempre venerdì 24 febbraio, a Torino, incontro con Shulamit Tamara Rabinowitz e Najwa Saadeh, di Parents Circle Families Forum (vedi dettagli qui).
Sabato 25 febbraio, a Piombino, incontro all’Auditorium Centro Giovani, viale della Resistenza 4, ore 16, con Orna Akad (israeliana, Bethlehem Fair Trade Artisans) e Shatha Bannoura (palestinese, Sindyanna of Galilee).
Di seguito alcune informazioni sulle componenti della delegazione:
Najwa S. I. Saadeh e Shulamit Tamara Rabinowitz dell’associazione Parents’ Circle – Families Forum, composta da famiglie israeliane e palestinesi che hanno avuto in comune la sorte di vedere i propri familiari morire a causa del conflitto e che si adopera per la pace. Parents Circle è nata nel 1995, per iniziativa di Yitzhak Frankenthal, il cui figlio Arik era stato rapito e ucciso da affiliati ad Hamas l’anno precedente. Oggi ne fanno parte seicento famiglie israeliane e palestinesi che conducono un’azione comune per la costruzione della pace.
Orna Akad, israeliana, rappresentante di Sindyanna of Galilee, azienda di donne ebree e arabe che lavorano nell’uguaglianza e nel rispetto reciproco. Fondata nel 1996, Syndianna promuove la cooperazione arabo-ebraica e sostiene un giusto ritorno per gli agricoltori arabi, offre posti di lavoro alle donne arabe e tiene corsi di artigianato tradizionale. Gestisce inoltre un centro visitatori a Kafar Kanna che accoglie turisti e serve come luogo di incontro tra ebrei e arabi.
Shatha Bannoura, palestinese, rappresentante di Bethlehem Fair Trade Artisans, organizzazione che valorizza le risorse umane (femminili e non solo) e territoriali locali, favorendo il dialogo e la conoscenza reciproca. Fra le attività più importanti del BFTA ci sono la formazione a donne e categorie svantaggiate, sostegno nelle vendite, creazione di reti, ma soprattutto un impegno nella costruzione di un nuovo paradigma, la pace, a partire dal lavoro, dalla creazione di opportunità economiche reali.